Pseudonimo di
Georgi Zlatarev. Poeta e
narratore bulgaro. Alle prime liriche di ispirazione simbolista
S.
sostituì una prosa socialmente impegnata, maturata con la partecipazione
dell'autore al conflitto balcanico.
Dopo le raccolte poetiche
Visioni
al crocevia (1914),
Gladio e verbo (1917),
S. pubblicò
infatti il romanzo
Colera (1935), denuncia sulla vacuità della
guerra e sull'arroganza della classe dirigente bulgara. Inviato al confino
(1940-41) per le proprie convinzioni antifasciste,
S. poté
ritornare alla poesia solo dopo il 1945, pubblicando
Poesie (1945),
Di
là dalla cortina di ferro (1953),
Ballate e poemi (1970);
S. fu inoltre autore di traduzioni dal russo (F. Dostoevskij, A. Puskin,
I.S. Turgenev) (Kovaćevica, Blagoevgrad 1888 - Sofia 1973).